Acufree produce un trattamento con effetti progressivi, quindi si sconsigliano terapie brevi o “toccate e fughe”, soprattutto nella fase iniziale.
Prima di avviare il trattamento è necessaria la seguente prassi per il miglior inquadramento
diagnostico possibile che chiarisca la tipologia di acufene e di interferenza che esso ha nella vita quotidiana della persona sofferente:
- visita medica (apposita o precedentemente effettuata) con diagnosi e prescrizione del medico indicante consiglio di “terapia riabilitativa sonora e multimodale per acufeni” TRiM, preferibilmente con richiesta di ACUFREE;
se il paziente negli ultimi 12-18 mesi non ha fatto esami più approfonditi sullo stato del suo apparato uditivo, in presenza di acufene invariato o peggiorato, si richiede una RM Encefalo (con o senza contrasto) o in alternativa minima una ABR (test neurologico che valuta la funzionalità del tronco cerebrale in risposta a determinati stimoli uditivi). - vista medica o audioterapica (con audiometristi o audioprotesisti) per i seguenti esami: audiometria, impedenzometria, acufenometria.